Reddito di cittadinanza, la "truffa del secolo": quanto è costato all'Italia
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Reddito di cittadinanza, la “truffa del secolo”: quanto è costato all’Italia

Giuseppe Conte

Reddito di cittadinanza: oltre 62mila indagati per truffe che hanno sottratto allo Stato 665 milioni di euro. Ecco i dati nel dettaglio.

Il Reddito di cittadinanza (Rdc), una misura abrogata dal governo di Giorgia Meloni al 31 dicembre 2023, ha rappresentato uno degli interventi sociali più discussi in Italia. Con un assegno medio mensile di 540,38 euro, ha aiutato oltre 1,1 milioni di famiglie, per un costo complessivo di 34,5 miliardi di euro.

Tuttavia, parallelamente al suo obiettivo di contrastare la povertà, sono emersi numerosi casi di frode che hanno portato a indagini su larga scala. Secondo i dati più recenti, 62.215 persone risultano indagate per aver percepito indebitamente il sussidio, per un totale di 665 milioni di euro sottratti illegalmente allo Stato.

Reddito di Cittadinanza

La “truffa” del Reddito di cittadinanza: i numeri e le modalità

Le indagini, scrive Il Corriere della Sera e riporta Fanpage, condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato alla luce 75.910 anomalie, di cui oltre 60.000 si sono rivelate sospette. In media, i presunti frodatori avrebbero incassato circa 11mila euro ciascuno.

Non si tratta solo di casi isolati: in alcune situazioni, le frodi hanno coinvolto organizzazioni criminali strutturate, capaci di sfruttare Caf e patronati per falsificare i dati e presentare richieste fraudolente.

Un caso emblematico risale al 2021. Un’organizzazione composta da sedici persone fu arrestata per aver creato codici fiscali falsi e incassato 20 milioni di euro tra Milano, Cremona e Novara. Le indagini hanno rivelato che l’ammontare complessivo delle frodi avrebbe potuto raggiungere i 60 milioni se non fossero intervenuti gli inquirenti.

Il requisito controverso della residenza decennale

Tra i criteri per accedere al Reddito di cittadinanza, uno dei più discussi è stato quello della residenza in Italia per almeno dieci anni. Nel luglio 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato questo requisito discriminatorio.

Di conseguenza, molti ricorsi sono stati accolti e altri potrebbero seguire, portando a ulteriori costi legali per lo Stato.

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ultimo aggiornamento: 21 Gennaio 2025 18:35

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